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Sabato pomeriggio: vestiti così e sarai un vero schianto!

Hai presente Il sabato pomeriggio all’improvviso, quando sai di non essere proprio uno schianto e sembra che tutti ti stiano guardando?

Diversamente da quanto è accaduto nell’incontro di cui ti ho parlato in “Vestiti così e conquisterai il ragazzo dei tuoi sogni“, ti faccio notare che è meglio non sfidare troppo la buona sorte!
Sabato pomeriggio di un piovoso gennaio di qualche anno fa: sono appena tornata a casa, dopo la passeggiata delle 18 col mio setter che da bravo inglese, è puntualissimo con gli orari e poco comprensivo con i ritardi.

Il tempo di posare giubbotto (ovviamente quello per uscire col cane!) e stivali di gomma che mi viene in mente di dover sbrigare una commissione al supermarket dietro casa. Una vocina premonitrice che ascolto purtroppo solo di rado, mi ricorda che è sabato pomeriggio e che sono decisamente impresentabile.

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Dato l’ambiente provinciale in cui vivo, il sabato è quel giorno in cui tutte escono solo dopo aver indossato qualcosa di firmato ed essere andate dal parrucchiere. Telefono speranzosa il mio papi per appioppargli la commissione, ma risponde la segreteria: che ragazza fortunata sono!

Infilo svogliatamente scarpe da tennis e berretto di lana con tanto di pon pon e filo a comprare la cena per il mio cane, se non voglio che mangi me. Nel frattempo cerco di consolarmi pensando: tanto è questione di minuti. Perché dovrei incontrare qualcuno proprio adesso?

Ma il sabato è anche il giorno in cui il super è stracolmo di “famigliole felici” che fanno il rifornimento del fine settimana, sprecando l’unico pomeriggio libero per fare ore di fila alle casse. Che soddisfazione vedere il carrello pieno di ogni ben di dio con sopra un bambino che strilla, in attesa di tornare nella propria casetta confortevole!

Sarcasmo a parte mi avvio anch’io, poco convinta, verso la schiera dei “supermarketari” del sabato cercando di passare inosservata fra i carrelli e mimetizzandomi fra gli scaffali, con fare circospetto.
A guardarmi sembra che stia pedinando qualcuno o che stia per tentare un colpo nel reparto animali. Mi avvicino di soppiatto alle scatolette per cani e ne afferro al volo un paio, poi tiro un sospiro di sollievo: ce l’ho fatta! Stringo soddisfatta il mio trofeo e sgattaiolo verso la cassa più vicina.

Ma, mentre la cassiera mi porge il resto, ecco il peggiore degli incubi materializzarsi davanti ai miei occhi: una mia ex-compagna di liceo col marito (anche lui mio ex-compagno) e figlioletta al seguito, mi saluta sventolando la mano.
Ti pareva! Inizialmente decido di fare la vaga ignorandola ma mi sta chiamando per nome e ormai tutti mi stanno fissando. Ficco gli spiccioli in tasca e mi avvio mesta verso il mio destino, stampandomi in faccia il sorriso più finto di cui sia capace.


La “gallina” maledetta, con tanto di cappottino e capelli cotonati, mi ricorda un vecchio spot di un ammorbidente. A quel pensiero il mio sorriso diventa autentico! Dopo una serie di inutili convenevoli, ecco la fatidica domanda: “che stai facendo di bello?”
Che sottintende tutta una serie di ben più insidiosi interrogativi del tipo: “sei sposata? hai una bella casa? una bella macchina? un bel lavoro? quanto guadagni ogni anno? ogni quanto vai dal parrucchiere?” come se la poverina non potesse vivere senza saperlo.

Rinunciando all’unica risposta che mi viene in mente: “perché non ti fai i cavoli tuoi? Sono 17 anni che non ti vedo!”, farfuglio qualcosa sul contenuto della mia busta e mi defilo “elegantemente” verso l’uscita, dicendole che mi dispiace “davvero” ma sono proprio di fretta.

Tornando a casa depressa, giungo alla drastica conclusione che ci sono due possibilità: o impari a fregartene del prossimo e di ciò che pensa uscendo come più ti aggrada, oppure vai al supermarket e in qualsiasi altro posto, solo se sei perfettamente in ordine. L’importante è non sentirsi a disagio mai di fronte ad una qualunque ex- compagna di scuola.

Personalmente, se mi capitasse ora, non ci farei neanche caso. Decisamente una bella conquista personale per una fashion blogger, non trovi?

Unless you stress!

Valentine

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